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18.11.2015

Solstice® ze, l’alternativa sostenibile all’R-134a

In ragione del divieto di utilizzo dell’R-22, Quercy Refrigération innova e propone una soluzione sostitutiva con l’R-1234ze per due celle frigorifere industriali destinate alla conservazione di mele ad atmosfera controllata.
 

Specializzata nel freddo industriale e più precisamente nel settore agroalimentare sin dalla sua creazione nel 2007, Quercy Réfrigération è molto vicina ai propri clienti e desidera proporre loro per il futuro delle soluzioni rispettose dell’ambiente. Per Benoît Duparc, gestore di questa società, è un criterio fondamentale che bisogna assolutamente prendere in considerazione per far fronte alle evoluzioni normative sui fluidi refrigeranti.

Molti dei suoi clienti sono produttori ed esportatori di frutta e verdura, come l’azienda familiare Planavergne, di recente acquisizione, situata a Escazals nel dipartimento del Lot (46). Fondata nel 1937, la sua principale attività è la mela per una produzione di 3500 tonnellate da settembre a giugno venduta in tutto il mondo.

Le mele sono conservate da 4 a 12 mesi in celle frigorifere ad atmosfera controllata, vale a dire abbassando il tasso di ossigeno tramite un’iniezione di azoto e regolando il tasso di CO2 per non asfissiarle e rallentare il processo di maturazione. Il magazzino comprende più di 12 celle frigorifere, principalmente raffreddate tramite centrali che funzionano con R-404A. Due di esse sono ancora alimentate da una centrale a R-22; Jean- François Planavergne, consapevole della problematica legata al divieto di utilizzo degli HCFC in Europa, lancia una gara d’appalto per la loro sostituzione.



Sono ipotizzate diverse soluzioni, la concorrenza è aspra.

All’inizio delle trattative, la stima riguardava una centrale con tre compressori a espansione diretta, due evaporatori cubici per alimentare due celle frigorifere da 1.400 m3 ciascuna delle quali stoccava circa 300 tonnellate di mele per cella a freddo positivo +1°C.

La soluzione della CO2 è studiata da Quercy Réfrigération ma si rivela inadatta attualmente per le celle per frutta. Da una parte, le temperature di evaporazione sono abbastanza elevate, potendo andare da +4°C a +8°C, valore fuori campo con i compressori attuali. Dall’altra, il periodo intenso di funzionamento si rivela essere l’estate e l’autunno, ed è in quel momento che la CO2 ha la resa peggiore. Infine, il costo dell’investimento è molto elevato.

È allora fatta una prima stima per l’R-134a rispetto all’R-407F ma queste soluzioni sono considerate transitorie da Planavergne e non corrispondono alla sua prospettiva di investimento. L’obiettivo è avere una soluzione a lungo termine per evitare dei “retrofit a ripetizione”.

Quercy Refrigeration innova e fa allora un’offerta con l’R-1234ze con un sistema di regolazione appropriato. «Rispetto alle scelte proposte dalla concorrenza, abbiamo dimostrato al nostro cliente che questa soluzione permetteva anche di risparmiare energia grazie all’integrazione del nostro sistema di regolazione specifico all’igrometria delle celle per frutta sviluppato e brevettato dalla nostra azienda. Il fluido refrigerante non è l’unico vettore di riduzione del consumo elettrico», sottolinea l’installatore. Senza alcuna esitazione, Planavergne è convinto

Solstice® zel’alternativa duratura

Con un GWP inferiore a 1, questa molecola HFO pura è un’alternativa ecologica di lungo termine. Non soggetto alla normativa F-Gas e alla dichiarazione annuale dei fluidi tradizionali, il Solstice® ze riduce le emissioni dirette di CO2 del 99,6% e contribuisce al rispetto delle direttive sulla progettazione eco-compatibile. Classificato A2L secondo l’ASHRAE, questo fluido è leggermente infiammabile ma si maneggia tanto facilmente quanto i fluidi tradizionali. Quest’ultimo criterio non ha comunque alcuna influenza sulla scelta della soluzione, secondo Benoît Duparc.

«Oggi abbiamo l’abitudine di lavorare con prodotti tossici come l’NH3 o fluidi ad alta pressione come la CO2, i nostri tecnici sono esperti, basta lavorare con calma e in tutta sicurezza.»

 

Un impianto nuovo ed ecologico

A giugno scorso, parte il cantiere. La scelta cade su una centrale nuova Pecomark in inox con telaio. Questa è composta da tre compressori semiermetici Bitzer, un variatore di velocità collegato su uno dei compressori e sui ventilatori del condensatore. I due evaporatori, fabbricati secondo un capitolato d’appalto ben preciso che integra il sistema di regolazione sviluppato da Quercy Réfrigération, sono alimentati da valvole di espansione elettroniche passo passo con R-1234ze di Carel.

La realizzazione si svolge senza alcun problema. Nell’impianto sono caricati più di 200 kg di R-1234ze. Le tubature sono state realizzate in inox allo scopo di limitare le perdite nel lungo termine. «La messa in servizio è paragonabile a quella di tutti gli altri fluidi su espansione diretta, non c’è davvero alcun cambiamento se si escludono le pressioni di funzionamento che sono molto basse; inoltre è piacevole lavorare in queste condizioni» ricorda Benoît Duparc.

Sono state fatte delle misure di intensità all’avvio dell’impianto paragonandole alle altre tre centrali della sala macchine che funzionano con R-404A, «i risultati parlano da soli, si può vedere che si consuma molto meno. Il R-1234ze è una soluzione per il futuro che si raccomanderà in freddo positivo, è un fluido che permette di rispondere alla domanda dei nostri clienti di questo settore per un investimento minimo» conclude l’installatore.


Descrizione dell’impianto