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29.05.2013

Produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento integrativo grazie al fluido termovettore Greenway® Neo Solar

In Ungheria sono state lanciate varie gare d’appalto governative riguardanti la ristrutturazione degli immobili ad uso residenziale costruiti con tecnologie industriali a risparmio energetico.

In tale contesto, le autorità ungheresi favoriscono l’insediamento di infrastrutture atte a consentire il rinnovo e la modernizzazione dei sistemi e delle apparecchiature tecniche in grado di incrementare il consumo di energie rinnovabili negli edifici ad uso abitativo.
Nel 2011 un immobile formato da 180 appartamenti, situato nell’XI distretto di Budapest, ha usufruito di un aiuto statale per la realizzazione dell’isolamento termico esterno, la sostituzione delle finestre e la conversione del sistema di produzione di acqua calda sanitaria basato sul teleriscaldamento ad energia solare.

È così stato effettuato un ordine di pannelli solari termici presso la società Solar Trade Kft. Questa azienda, fondata nel 2005, è specializzata nelle attività di produzione, studio, applicazione e installazione di impianti funzionanti con energie rinnovabili oltre che in lavori di consulenza. Si tratta di un’impresa impegnata a favore della diffusione di sistemi di riscaldamento e refrigerazione che siano al tempo stesso economici, ecologici e razionali dal punto di vista energetico.

Il Sig. László Garaguly, amministratore dell’azienda, è venuto a conoscenza dell’esistenza del Greenway® Neo Solar tramite la società di progettazione Klenk Energetikai Kft di Békéscsaba, che si è detta estremamente soddisfatta di tale soluzione sia nel vecchio che nel nuovo circuito solare in uso. Il Sig. Garaguly ha così preso contatti con il rappresentante commerciale Climalife, fornitore di soluzioni innovative e sostenibili per i sistemi termici.

A temperature superiori ai 150 °C il Greenway® Neo Solar si altera quattro volte meno velocemente rispetto ad una soluzione classica a base di monopropilenglicole, consentendo una drastica riduzione della corrosione e della “catramatura” ed evitando pertanto il rischio di incrostazione dei collettori. A 100 °C la sua dilatazione è due volte minore e le sue caratteristiche tecniche sono stabili. Il pompaggio del prodotto richiede una quantità di energia inferiore in ragione della ridotta viscosità.



Dati i numerosi vantaggi offerti, gli impianti che hanno adottato il Greenway® Neo Solar reagiscono meglio e resistono di più al surriscaldamento. Questi impianti presentano quindi una durata maggiore e la loro efficacia è constatabile nel lungo periodo con una buona redditività dell’investimento effettuato. Convinta dalle qualità offerte dal prodotto, la società Solartrade Kft si è così pronunciata a favore del Greenway® Neo Solar.

L’antigelo monopropilenglicole precedentemente utilizzato negli impianti è quindi stato sostituito, in quanto si è constatato che la concentrazione di acido del fluido in questione aumentava ad una temperatura di ristagno elevata, causando un principio di “catramatura” del circuito. Il secondo motivo che ha portato alla sostituzione dell’antigelo è il fatto che nel periodo invernale soleggiato il monopropilenglicole può trasformarsi in fango, rendendo difficile l’innesco della pompa e aumentando il consumo di energia elettrica. Non si constatano invece cambiamenti di questo tipo in presenza del fluido termovettore Greenway® Neo Solar, le cui proprietà consentono di procedere facilmente alla regolazione e alle varie impostazioni.

Una caratteristica fondamentale del prodotto, legata all’impegno dell’azienda in favore dell’ambiente, consiste nel fatto che il Greenway® Neo Solar è ricavato da un materiale organico rinnovabile al 100%, che consente pertanto di ridurre significativamente l’impronta di carbonio. In due ore i 600 litri di fluido refrigerante sono stati trasferiti per mezzo di una pompa nei pannelli solari termici tubolari sotto vuoto (tipo TZ 12CPC). Questi ultimi, che presentano una superficie totale di 123 m2, sono stati installati sul tetto dell’edificio di 10 piani. Nel seminterrato sono stati sistemati appositi accumulatori da 1 e 2 m3, di cui tre da 2 m3 per l’acqua calda sanitaria e uno da 1 m3 per l’acqua potabile. L’impianto è regolato in modo tale che le temperature non siano mai superiori ai 95 °C negli accumulatori e ai 50 °C nelle tubature ascendenti. La pressione di servizio è di 2 bar. L’apparecchiatura consente la produzione di 10-12.000 litri di acqua calda al giorno.

L’edificio è stato consegnato nel dicembre 2011 e da allora vengono regolarmente effettuati interventi riguardanti il risparmio energetico e il rendimento. Con grande soddisfazione dei residenti, nell’arco di circa cinque mesi l’impianto ha prodotto una quantità di energia pari a 62 MWh.